Cristiano Fabbri
Natura morta con gioco
Coreografo e poeta, Cristiano Fabbri offre una visione mistica su permanenza e assenza. Una coreografia sul mistero del tempo, un rituale che consegna alla scena una materia corporea di natura pittorica.
L’arte di Cristiano Fabbri declina la danza in una grande varietà di contesti, dal balletto alla televisione, in dialogo con la forza espressiva della poesia. Natura Morta con gioco porta in scena elementi quotidiani e simbolici: come in un dipinto, nella coreografia si riflettono i concetti di permanenza e assenza. All’insegna del forte rapporto tra la scrittura e il movimento, una potente riflessione sul tempo e sulla luce che nutre il senso profondo del nostro stare al mondo.
Ispirato dalla lettura dei Quattro Quartetti di T.S. Eliot, lo spettacolo è un quadro poetico visivo ed esperienziale: attraverso il movimento e gli oggetti, gli opposti si riorganizzano in un dialogo, realizzando un vero e proprio racconto. La danza disegna una sorta di via crucis, dove ognuno porta la propria “scala” per provare ad arrivare più in alto o scendere, inevitabilmente immerso in un mondo che non conforta, ma che chiama alla preghiera e all’attenzione. Così, tra una verticalità e un orizzonte, l’uomo gioca la propria parte e cerca risposte, nuove domande, pretesti, per scongiurare il ritorno all’oscurità. Per illudersi che la luce che vede, alla fine, non lo accecherà.
di e con Cristiano Fabbri
produzione Cristiano Fabbri/Teatro di Genova
con il sostegno di Teatro della Tosse, Spaziodanza Genova, Michela Lucenti
Cristiano Fabbri
Danzatore e coreografo. Inizia a praticare danza negli anni Novanta, maturando esperienze in diversi contesti: televisione, pubblicità, opera e balletto, teatro, danza contemporanea – in particolare con Arbalete, Giovanni Di Cicco e la comunità Sufi dei Dervisci Mevlevi, Aldes, Sosta Palmizi, Teatro dell’Archivolto, Teatro delle Briciole. Fonda Lische con Simone Magnani e debutta in “Aerowaves” nel 2004 a Londra. Collabora con Aline Nari, Schuko, Stefanie Nelson, Marta Bevilacqua, Elisa Cuppini, il violoncellista Giovanni Ricciardi, lo scultore Balàzs Berzsenyi e Marzio Mirabella videomaker. Dal 2011 è coinvolto nel programma Dance Italia, workshop internazionale di promozione e studio della danza. È operatore olistico e shiatsu. Nel 2004 ha pubblicato “Resina Rossa, breve raccolta di vertigini” con Libro Italiano e altre poesie in antologie di premi letterari.